giovedì 20 dicembre 2007

DUOMO


Panche d’anime genuflesse e alla ricerca,
spruzzi di Eterno mentre il tempo avanza,
penombra di peccati da espiare,
scatti di foto e gita un po’ distratta.

Elemosine d’ascolto e Sos,
in un’immensità che a tratti uccide,
io qui seduto fisso ciò che unisce
mentre lì fuori un viaggio che divide.

Dura un istante e afferro a labbra chiuse
l’incedere mansueto di un abbraccio
che dona forza al canto di chi chiede
la libertà di un volo a largo raggio.

Trattengo in tasca il suono della pace
mi porto a casa accenni di risposta,
ma il tempo è ladro e bestia rapace
ciò che ti lascia è verità nascosta.

Daniele Marzano

sabato 15 dicembre 2007

PRESONNO

E conosci a memoria il tuo soffitto,
cigolio di porte e specchi opachi;
ti ritrovi i pensieri tra le mani,
affanni di spifferi e finestre.

Da lontano le sue corde vocali
traccia di un equilibrio che fa male,
tu imprigionato in un ricordo
interpreti un ruolo da finale.

Dove si erano nascoste le carezze
mentre la tua anima ululava?
Il luccichio tra tende a fiori
dava da bere, occhi e ali.

E fuggi ma resti in primo piano
piedi su blocchi di partenza,
il tintinnio di un dormiveglia
ti prende al collo la coscienza.

Un piede a terra e un altro ancora,
e ti ridesti dal tuo inganno
ciò che di sporco in te dimora,
trova negli altri vetro e panno.

Daniele Marzano

martedì 11 dicembre 2007

SOLE


Capita a volte di nascondersi dal Sole,
bruciarsi il petto mentre nei tuoi occhi piove,
sdraiati al buio nell’imbarazzo di un racconto,
contare i giorni e dentro non sentirsi pronto.

Capita a volte di cercare in faccia il Sole,
riempire gli occhi e dar riposo alle parole,
c’è solo luce ad accecare il nostro viaggio
tienimi un posto lì e troverò il coraggio.

Capita a volte poi di immaginare il Sole,
fa capolino a strappi e tu senza parole,
a rimirare il dondolio del suo migrare
a petto nudo lì senza fiatare.

Daniele Marzano

venerdì 7 dicembre 2007

SONDAGGIO INNAMORAMENTO

Si è chiuso oggi il sondaggio sull'innamoramento che ha visto la partecipazione di 50persone..

Con soddisfazione ho constatato che ben il 46% dei partecipanti (23 persone) si ritengono attualmente innamorati..

Solo 3 persone (il 6%) hanno votato l'opzione 2: "Amore è una parola troppo impegnativa"..

Mentre il restante 50% si è suddiviso quasi egualmente tra l'opzione 3 ("Sono stato innamorato più di una volta") e la 4 ("No ma ho creduto di esserlo almeno una volta").

Alcune persone mi hanno fatto notare la mancanza della quinta opzione ovvero: "Si, sono stato innamorato/a una sola volta".. In effetti non avevo contemplato questa possibilità..

A conclusione del sondaggio vi chiedo: che cosa secondo voi esprime in modo migliore il concetto di amore? (frase,canzone,libro,quadro ecc.)..
Io vi lascio una frase che per me è davvero significativa:

"Amare non è guardarsi negli occhi, ma è guardare insieme nella stessa direzione"
(Antoine de Saint Exupery)

Un abbraccio a tutti e a presto
Dani

martedì 4 dicembre 2007

BUONANOTTE

Un altro giorno chiude gli occhi,
tu resti accanto in compagnia,
la ninna nanna dei rimpianti
si è trasformata in litania.
Strucca le palpebre e si spoglia,
ti lascia solo coi pensieri,
ha vinto nuovamente il tempo
ciò che era oggi ora è già ieri.
Tu lì impotente a rivangare
sbirci nel tunnel dei ricordi,
e riprometti di cambiare
i tuoi risvegli vuoti e sordi.
Ma ti fa male improvvisare
una buonanotte di silenzi,
non ha più senso naufragare
in spazi vuoti e vuoti densi.
Ci sarà linfa per i sogni
o succhierà tutto la noia?
È una condanna o una conquista,
il tempo salva oppure è il boia?

lunedì 26 novembre 2007

NEBULOSE

E fare i conti con l’ignoto che convive dentro te,
sedersi a tavola e sputare il superfluo senza se.
Son troppe lettere sbiadite e si fatica a decifrare,
rebus sarcastico del tempo che va veloce e vuoi fermare.
Tu mi sai dire esattamente di che colore hai i tuoi sogni?
Ed il preciso punto in cui capisti che non era amore?
Ci sono attimi in cui senti cucita addosso una canzone,
ed altri in cui fa quasi rabbia e dà fastidio anche l’odore.
E il giorno esatto in cui un embrione passa di scatto ad esser vita?
E quando si diventa adulti e al buio non si fa fatica?
Ricordo di aver imboccato con la pazienza di una madre,
gole di amici, donne e santi e di confondere le strade,
di aver creduto un giorno solo di fare a botte con il male
per poi convincermi d’istinto che lo puoi solo regalare.
Perché i pensieri più profondi vanno a passeggio con la notte,
e ti vergogni a dirli agli altri uniti dalla stessa sorte?
So darti solo nebulose e piogge sporche di perché,
ma un giorno ci sarà anche luce per fare spazio dentro te.

Daniele Marzano

lunedì 19 novembre 2007

IDENTITA' SMARRITA

Non ho più voglia di perdermi in favole moderne:
copioni già scritti per burattini ansimanti.
Non ho più voglia di raggomitolare speranze,
mentre a due passi c’è odore di mare.
Palleggiate illusioni come fossero regali,
vendete in nero emozioni per manovrarle da lontano.
Non accetto sottobanco compromessi con l’anima,
punto forte sul cuore per non vederlo fermare.
La conoscete la speranza di chi non può ragionare?
Quando ti prende alla gola e non si può deglutire.
In fila supini ma è un olocausto d’amore,
corpi silenti verso il cielo ad osservare il Potere.

Daniele Marzano

giovedì 15 novembre 2007

lunedì 12 novembre 2007

INVENTARIO

Non ti basta il guardaroba per capire che non trovi,
ciò che cerchi è già assopito e non fa più rima con te.
Non ti serve riordinare con metodica apprensione,
i cassetti del tuo mondo se non sai neanche il perché.

Specchio in fronte e ti sorprendi nel riavere un vecchio libro,
muffa e tempo non nascondono il profumo di un ricordo..
e ti trovi tra le mani il tuo vestito preferito,
troppo in fretta liquidato in un giorno nato no.

Forse a volte può servire fare i conti col passato,
riacquistare sfumature e rivivere follie.
Spesso ciò che tu hai scartato non si merita l’oblio,
guarda indietro senza angoscia,
il tuo passato sono Io.

Daniele Marzano

mercoledì 7 novembre 2007

Sondaggio Amicizia

22 persone (compreso me) hanno risposto alla domanda "Quante persone meritano il nobile titolo di amico?" in questo modo: I veri amici si contano sulla punta delle dita di una mano!

12 persone hanno risposto in maniera inaspettata che l'amico vero è come l'amore, ne esiste solo uno nella vita di ogni uomo.

4 persone invece hanno detto di essere persone tolleranti e socievoli e di ritenere di avere tantissimi amici e altre 4 persone hanno perso purtroppo la fiducia nell'amicizia - per le troppe delusioni.

Il mio concetto di amicizia è espresso nella poesia Amico..voi sareste in grado di esprimere il concetto di amicizia in una frase?

Fatemi sapere!
un abbraccio
Dani

lunedì 5 novembre 2007

E RITROVARSI BAMBINO..

E ritrovarsi bambino…
appisolato sull’album dei ricordi,
nel pianto inconsolabile di chi non ha difese,
nelle domande e nei vagiti:
solo suoni senza ritorno.

E ritrovarsi bambino…
nell’abbraccio senza fine di mia madre,
a quattro zampe e non voler vedere,
che si nasconde al di là dei miei segreti.

E ritrovarsi bambino…
a guardare emozionato il Cielo,
a chiedersi perché ci vive accanto il Male,
e urlare un po’ più forte per irretire il tempo.

E ritrovarsi bambino…
nella voce incerta di chi mi chiama padre,
nella paura della notte e nei singhiozzi lividi.

Ho perso certezze per divenir più forte,
occhi da bambino:
filtro colmo di paura e Verità.

Daniele Marzano

mercoledì 31 ottobre 2007

MALINCONICO RIMORSO

Troppe volte ho riascoltato la tua assenza,
troppe notti ho crocefisso i miei perché.
Respiro forte ma è solo un battito di ciglia
a intervallare il suono muto del mio fiato.

Sfoglio i ricordi e sono fitte senza nome,
socchiudo gli occhi ma il buio tarda ad arrivare.
Non ero io che ti imboccavo a strappi il cuore?
Non eri tu a fare finta di star male?

Puoi fare a pugni con i muri e le persone,
riassaporare luoghi, gusti e sensazioni.
Non puoi ripetere lo stesso con l’amore,
solo il presente è in grado di farsi sentire.

Daniele Marzano

giovedì 25 ottobre 2007

INSONNIA

A piedi scalzi per non far rumore,
passaggio tra gli strappi della notte,
la porta si socchiude senza rabbia,
un mozzicone è stella cadente.

Il viavai di chi non chiede sconti,
di chi ti scruta come fossi altro,
sono le macchie che ho sulla mia pelle
che porto dietro come un triste canto.

Panchine vuote aspettano calore,
lampioni a stento in piedi nella notte,
pezzi di carta, fango e spazzatura,
vetri di pietre e sentori di morte.

Ma le coperte addosso non son braccia,
calore artificiale senza vita,
io danzatrice leggo carta straccia
in questa notte senza via d’uscita.

Daniele Marzano

lunedì 22 ottobre 2007

E FAR FINTA CHE TU NON SIA MAI STATA

È il tuo rossetto sulla tazza che mi riapre le ferite,
il tuo profumo sulla giacca a ricordarmi che sei stata.
Posso lavare il tuo profilo, eliminare orgasmi e noi,
posso sbiadire il mio passato, non posso cancellare il poi.
Di tutto ciò che non è stato, delle promesse urlate al mare,
delle tue braccia a cerchio e io dentro e non riuscire più a scappare.
Ricordi ci mancava il fiato, rifugio stretto di parole,
non c’era tempo per il mondo sembrava dolce anche il dolore.
Non mi domando se c’è spazio per ciò che io ti ho dato a rate,
se mentre dormi arriva il pianto e fai fatica a ragionare.
Io so che un’altra pasqua esiste ma so che non potrà tornare,
lo sguardo triste al mio saluto, le frasi dolci da inventare.
Tu ci credevi al viaggio insieme o eri già pronta a naufragare?
Io sono qui senza risposte,
tu viaggiatrice, io pendolare.

Daniele Marzano

20-10-07

venerdì 19 ottobre 2007

NON SI AMA MAI CON GLI OCCHI..

Non si ama mai con gli occhi..
quando ti basta il suo respiro.

Non si ama con la ragione..
se tutto sfugge, anche i legami.

Sperando di incontrarti in buie strade desolate,
ho ammanettato le paure, i miei progetti e i tuoi guai.

Non si ama mai senza timore..
chi ha certezze non lo sa fare.

Non si ama mai con gli occhi..
spegni la luce del dolore.

Daniele Marzano
17-10-07

martedì 16 ottobre 2007

"Un vincitore è un sognatore che non si è ancora arreso.."

Troppe volte attribuiamo i nostri fallimenti agli altri..

SOGNO

Eri sdraiato su una foglia quando il vento soffiò forte..
E maledissi il vento, troppo potente!
E maledissi la foglia, troppo debole per contenerti…

Loro maledissero me,
non ti dissi che bastava volare.


5 MAGGIO 2007

giovedì 11 ottobre 2007

PIACEVOLE DOLORE

Scavami a fondo,
senza sosta né equilibrio.
Poggia le tue dita sul mio ego,
plasmami a tua immagine..
io per te sarò.

Appoggia le tue labbra sul mio orgoglio,
accarezzami di dubbi in dissolvenza,
sprona i miei muscoli in silenzio,
lasciami a picco sul presente.

Sogni carichi di invidia gocciolano su noi,
frasi sporche di passione creano inganni e aspettative.

Posso aspettare un nuovo sole,
ad occhi chiusi accanto a te,
posso stordirti di parole
ma amo e spero senza perché.

Non mi chieder la ragione dei miei vizi andati a male,
sono un libro senza fine
con la trama da inventare.

Daniele Marzano

lunedì 8 ottobre 2007

TENTAZIONE

Nel mio deserto non vi è cuore,
non vi è luce, né rumore.
Ma nel silenzio rimbomba violenza
Ed è difficile ascoltare il niente.
Allora fingo di pregare ma nell’ipocrisia
Rileggo i miei peccati.
Ed è infinito e piccolo questo deserto
è il deserto dell’escluso, del disabile,
del martire.
È il deserto dei bambini mai nati,
il luogo delle mie paure,
domande, angosce, debolezze..
Quanti prima di me hanno tentato
di nascondere questo luogo,
di chiudere a chiave ciò che è immenso e
non ha serratura.
Impossibile.

E la più grande tentazione è quella di
guardare altrove.

Daniele Marzano

venerdì 5 ottobre 2007

AMICO

È la frase sussurrata, è il ricordo triste, la sensazione felice,
è la mano che ti rialza quando iniziavi a sentirti solo.

Non è la luce che illumina la stanza buia dell’anima
Ma è chi trova l’interruttore anche quando tu sei
smarrito.

In amicizia non esiste rimorso, ma esistono gli errori,
non esistono costrizioni, ma esistono i legami,non ci sono
dei doveri, ma esistono le esigenze..

Amico è chi ti sfama, ti riveste, ti fa visita quando sei
imprigionato nella morsa della solitudine..

È chi non chiede mai perché, è chi non pianifica, programma,
prestabilisce..

Amicizia è improvvisazione ed illusione continua.


Daniele Marzano

martedì 2 ottobre 2007

SEMPLICE DISINCANTO

Seguire con lo sguardo le evoluzioni del tempo e
intanto dondolare tra magia e poesia.
Assaporare le continue incertezze
per rafforzare la propria volontà.
E ancora tendo la mia mano anche
se il buio a volte spegne l’allegria,
e resto qui testardo forse, a domandarmi
se ciò che sogno è uguale a questa vita mia.
Che cosa sono le mie frasi incatenate?
Forse son foglie oppure semi di speranza,
forse son lucciole che in questa alba nuova,
illuminan la notte ed il silenzio di una stanza.
Finché c’è fiato da accomodar su un vetro,
decifrerò a mio modo la nostra transumanza,
se sarò solo poi mi volterò indietro
e coi ricordi sarà più dolce questa danza.

Daniele Marzano

mercoledì 26 settembre 2007

domenica 23 settembre 2007

STABILE FOLLIA

(A LUCA FLORES)

Gonfi di lacrime due occhi non servono a guardare,
sfuocati e irraggiungibili appaiono gli sguardi muti della gente.
Suono di calamita guida gli istinti di chi veglia,
una finestra aperta a malincuore sulle paure del domani.
Forse non bastano i chissà di una domanda,
forse non serve rileggere gli errori,
riempie lo spazio vuoto e nudo dei ricordi,
il canto stonato di un bambino.
E’ complicandoti che trovi le risposte,
è vacillando che acquisti stabilità,
ti basta il bacio fugace della sera
per fare a botte con il sibilo dell’anima.
Provando a starti accanto come un’onda ho misurato i giorni del tuo errare,
ma ciò che va a far coppia con la sabbia,
non può coprire il perimetro del mare.

22-09-2007 Milano

venerdì 21 settembre 2007

QUATTROFRECCE

Ascoltami finché puoi,
guardami in faccia prima che il rumore zittisca le emozioni.

Respira a bocca aperta finché si può,
cammina a piedi per le vie solitarie della tua città.

Sorseggia un caffè senza guardare l’orologio,
scrivimi una lettera se ti va.

Cerca dentro te i ricordi dell’infanzia,
recupera ciò che di buono hai perso.

Guarda verso il cielo e anche se non credi in niente,
sarà l’Infinito che ti verrà a cercare.


5 Maggio 2007

sabato 8 settembre 2007

Conversione

Seduto a un tavolo con le mie paure,
è più facile affrontarle,
ma io………..
Ho tergiversato nella sterminata oasi della mia arroganza,
ho provato il Getsèmani,
ho tessuto senza troppa convinzione parole di speranza,
ho distrutto e ho creato,
pensieri,
ho vagato senza bussola nelle impervie vie del quotidiano,
ho gridato d’odio ed ho pianto d’amore,
ho finto rispetto ed ho prestato vendetta,
ho cullato un sogno e l’ho visto svegliarsi tra le braccia di un ladro,
ho voluto la guerra ed ho amato la pace,
ho domato gli scoscesi muri del dubbio ma son franato nella granitica culla
d’amore.
Ho diluito odio per renderlo più dolce,
ho manipolato i miei pensieri per renderli plausibili,
ho attutito meteore di sapienza ed ho acquistato un cuore nuovo.
Solo quando il fondo è la parte più alta in cui ti trovi,
ti senti solo.
Erri nelle vie del giudizio e vedi zoppicare le tue certezze,
risenti al centro del nulla.

Ed è li che ho trovato Te.

sabato 25 agosto 2007

INTROSPEZIONE

Vago e resto fermo,
sogno ma son sveglio.
Sono stanco del tg e
delle ipocrisie di facciata.
Non ha più senso la mia introspezione,
so già tutto di me.
Io un punto nell’universo, o
l’universo un punto intorno a me?
A volte sembra così effimero e
povero di idee questo mondo.
Si può ricercare in una vita senza
senso, il senso della propria ricerca?
Ci si può ancora emozionare per il
niente ed impallidire dinanzi al tutto?
E se i miei punti fermi non seguissero
il movimento della mia vita?
E se la loro staticità si rivelasse la
rovina ed il crollo delle mie certezze?
Vorrei dire basta ai miei risvegli
vuoti e alle nostre discussioni inconcludenti.
Ma forse questa è la mia vita,
potrò mai rinnegarla?


Febbraio 2003

mercoledì 25 luglio 2007

VENTI

Dieci secondi per fare a botte coi pensieri,
poi la nuca sul prato e tutto tace.
Sono stelle a intermittenza quelle che coglie la mia visuale,
sono singhiozzi di ricordi ad interrompere la quiete.

Dieci secondi per le domande del tuo mondo,
poi la tua nuca sul mio petto e tutto tace.
Spicchi di luna cadente danno sapore alla tua attesa,
basta sfiorare il mio profilo per interrompere i pensieri.

Echi di festa da una casa abbandonata,
gemiti e promesse da un’auto parcheggiata.
Venti secondi è ciò che posso regalare,
ma tu non chiedermi di più: è il tempo giusto per sognare.


8-07-07

venerdì 20 luglio 2007

SENZA SEGNALE

Sfrecciano alberi che non riesco a contare e
per un istante vorrei esser così.

Rapido, fulmineo e senza numero.

Invisibile agli occhi di chi mi vuole catalogare,
di chi pensa di avermi racchiuso in una matricola.

Non voglio dirti che musica ascolto,
né quante volte faccio sesso.

Mi va d’improvvisare e seminarti.

No, non te la do la fidaty card,
non saprai facilmente chi sono e che mangio.

Non dirò mai la verità ad un sondaggio
né mai più metterò benzina nel motore.

Sono ancora padrone del mio libero arbitrio.

Tu non saprai mai chi sono.

9-07-07

martedì 17 luglio 2007

Video su Youtube


Ciao a tutti: amici, conoscenti o semplici passeggeri
Ho inserito un video-riflessione sull'11 Settembre.
E' visibile nella parte destra del mio blog con un semplice clic.
Se vi va di visionarlo io aspetto qualsiasi tipo di commento!

Un abbraccio a tutti

Bruce

lunedì 16 luglio 2007


PRESA O PERSO?

Ti ho trattenuto per mano
non chiedendo forza,
sazio del contatto di due menti fragili
assaporavo i singoli momenti di una nuda bugia.

Mi trattenevi per mano
non chiedendo agli occhi di vedere,
sazia del contatto di un sogno
ti bastava restare in equilibrio sulla mia anima.

E ora che imploro forza,
adesso che stringo tra le mani la verità,
non trovi il coraggio di guardare.

Chi eravamo quando ti stavo accanto?
Che sognavi mentre ti lasciavo cadere?

Ti ho visto allontanarti ad occhi chiusi,
mentre perdevo ogni legame tu ridevi,
la tua mano sempre chiusa,
aggrappata alla nostra bugia.

Sono io il padre!
Io ho vestito illusioni e annientato certezze,
io che soffiavo sulle tue palpebre
ho riacquistato la vista.

La mano batte sul petto,
finalmente forte,
fiera,
non più prigioniera
ma strumento di vita.


Marzo 2007

domenica 15 luglio 2007


GRANDANGOLO

E se i rumori di fondo avessero un nome?
Se ogni bottiglia contenesse un messaggio
per una donna lontana?
Ogni piega del mio letto nasconde un’emozione,
il cuscino abbandonato ha assorbito
lacrime e gemiti.
Allaccio le scarpe come per chiudere un
regalo,
rado il mio viso e solo un taglio mi fa
sentire vivo.

E se il silenzio della notte avesse un nome?
Se ogni donna guardasse nel collo di bottiglia
alla ricerca di un messaggio?
Cerco compagnia nel sonno ma si presentano i
pensieri,
provo a ragionare ma è il torpore il mio
vicino.
Rimbocco le coperte ad un figlio che non
mi appartiene,
abbraccio l’abitudine di una storia senza
pathos.

Eppure ancora rido;
sbircio i vicini da tapparelle socchiuse,
mi appassiono alla felicità altrui.
Partecipo ogni giorno all’attesa di un
brivido,
è da una vita che aspetto Godot.
Vivo ogni giorno in quel villaggio lontano,
lì dove ognun si preparava al dì di festa.



17 Maggio 2007

INNOCENTE


Una conchiglia senza rumore di mare,
un calendario senza giorni da ricordare,
un pane spezzato senza gente da sfamare,
una corsa ad ostacoli senza traguardo da tagliare.
E’ così che mi sento in questa stanza senza luce né odore,
qui nel tempio dell’indifferenza, dei giorni senza perché,
qui dove neanche i passi hanno un rumore,
dove neanche il tuo compagno di cella ha un nome.

Eppure ho vissuto come voi:
ho mangiato intorno a un tavolo assaporando ogni sapore,
ho dormito su letti in bilico tra i sogni e la realtà,
ho desiderato la vita e lo spuntar del sole,
ho amato una donna e sussurrato il suo nome.

Ma adesso qui che cosa è reale? Cosa merita di essere vissuto?

Ho lottato come un cane per dimostrare che non c’ero..
Io non saprei ammazzare un uomo..
Io non saprei guardare negli occhi chi muore..

Il giudice sputava sentenze e la sua voce senza emozione mi inchiodava al destino.
Potevo solo bisbigliare.. io sono innocente.. innocente..
Ma al mondo non arriva la mia voce.
La burocrazia scavalca il cuore e rende impotenti dinanzi all’evidenza.

Io non ho ucciso ma voi si!
Avete ucciso i miei sogni di ragazzo,
il mio sguardo spensierato sul futuro,
avete spento la speranza di giustizia ed assopito la forza del mio Amore.

Una volta fuori non sarò più lo stesso..
Vivrò spaesato in un mondo che non mi appartiene..

E’ dal sentiero di montagna che ascolterò il mare,
è in mezzo alla gente che mi sentirò solo.

E sarò esattamente come adesso:
vuoto come una conchiglia senza rumore di mare.