lunedì 5 novembre 2007

E RITROVARSI BAMBINO..

E ritrovarsi bambino…
appisolato sull’album dei ricordi,
nel pianto inconsolabile di chi non ha difese,
nelle domande e nei vagiti:
solo suoni senza ritorno.

E ritrovarsi bambino…
nell’abbraccio senza fine di mia madre,
a quattro zampe e non voler vedere,
che si nasconde al di là dei miei segreti.

E ritrovarsi bambino…
a guardare emozionato il Cielo,
a chiedersi perché ci vive accanto il Male,
e urlare un po’ più forte per irretire il tempo.

E ritrovarsi bambino…
nella voce incerta di chi mi chiama padre,
nella paura della notte e nei singhiozzi lividi.

Ho perso certezze per divenir più forte,
occhi da bambino:
filtro colmo di paura e Verità.

Daniele Marzano

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa poesia è particolare. Mi ha colpito il "ragionamento"(se di ragione si può parlare in poesia) fatto nella 3°strofa:"...e chiedersi perchè ci vive accanto il Male...".
Mi chiesi la stessa cosa -con altri termini- quando mi innamorai di una ragazza di etnia rumena-non corrisposto-, e contemporaneamente pensavo ai forzanovisti di cui Lucca è piena...ora, poi, che i rumeni ogni giorno di più vengono discriminati o peggio, non riesco più a dormire, e mi chiedo cosa farei se Le facessero del male.
Finchè andavamo assieme a scuola, avrei potuto fare qualcosa, ma ora è sola.
E allora si torna alla domanda: perchè ci vive accanto il male?

Anonimo ha detto...

Grazie per il tuo commento profondo.
La forza di una persona sta anche nel porsi continuamente domande banali e non perdere lo sguardo da bambino, disincantato ma obiettivo.
Un abbraccio
Dani

Anonimo ha detto...

"Dovremmo imparare ad aspettarci di tutto senza perdere la capacità di stupirci."