giovedì 28 febbraio 2008

NON CHIAMATECI STRESSATI


Non chiamateci stressati:
se andiamo in guerra per un posto in metrò..
se ci dileguiamo dinanzi a tutti i tuoi problemi,
se ci informiamo solo grazie alla free press..

Non chiamateci stressati:
se abbiamo il tempo solo per dire ‘come va?’
se poi scappiamo senza neanche una risposta,
se i nostri amici sono dietro ad uno schermo.

Non chiamateci stressati:
se usiamo sogni solo di seconda mano,
se ci scordiamo anche del tuo compleanno,
se la vena trema per la troppo caffeina.

Non chiamateci stressati:
se non abbiamo le tue stesse priorità,
se calpestiamo i desideri col sorriso,
se non votiamo perché tanto a cosa serve.

Non chiamateci stressati:
se ci spostiamo avendo accanto lo straniero,
se non sappiamo che significa ‘famiglia’,
se per noi il pianto vuol dire solo debolezza.

Siamo vittime del mondo:
possiamo solo adeguarci e galleggiare,
i compromessi a noi ci fanno sentir vivi,
l’amore e i sogni li lasciamo a voi poeti.

Daniele Marzano

martedì 26 febbraio 2008

UN GRAVE REATO

Ciao a tutti.. vedendo il clima generale non ci resta che sorridere..

Vi riporto di seguito una notizia pubblicata sul Corriere della Sera di oggi che mi ha fatto morire dal ridere:

CASSAZIONE
Roma- Reato grattarsi i genitali in pubblico. "Un atto contrario al decoro e alla decenza pubblica". Così, per la terza sezione penale della Corte di Cassazione, grattarsi i genitali in pubblico è reato. Vale anche se il fine del gesto è apotropaico, ovvero se il gesto è fatto per scongiuro.

Un abbraccio
Dani

venerdì 15 febbraio 2008

LIBRO

Primo Levi sa ancora condurti lì:
le lettere son treni di deportati,
le frasi fucili a puntare il tempo,
le pagine vetri tra ebrei e soldati.

Gli autori comuni ti lasciano fermo:
le lettere uomini in fila svogliati,
le frasi son gruppi ritriti e uguali,
i capitoli pezzi di puzzle sbagliati.

Cos’è che si perde lungo il cammino?
Gli autori di un tempo son perle rare,
e c’è chi cancella con le sue storie,
il confine tra il vendere e l’emozionare.

Passeggio tra i lidi di un grande negozio,
la scritta Best Sellers confonde le vie.
Ritrovo appaiati sullo stesso piano,
Pirandello, Moccia e sacre poesie.

Daniele Marzano

lunedì 11 febbraio 2008

IL POTERE INVISIBILE DELL'AMORE

Sono poche le notizie del panorama mediatico che meritano di essere riprese e sottolineate. Tra queste certamente merita una riflessione la storia di Michelle Stepney autrice di un atto d'amore verso le sue figlie ricambiato in maniera sorprendente.



05/02/2008
La madre incinta ha il cancro: le due gemelline in grembo lo spostano
MILANO — Lei, la mamma, cercava di salvare la vita alle sue bambine non ancora nate, rifiutando un intervento chirurgico e la classica chemioterapia (optando per una forma leggera) che l′avrebbero costretta all′aborto. Loro, le due gemelline, hanno letteralmente «preso a calci» il tumore materno, spostandolo e impedendo che facesse danni a tutte e tre. E sono nate sane e salve alla trentatreesima settimana di gravidanza. Così Michelle Stepney ha avuto, da parte del Cancer Research britannico, una nomination al Women Courage Award, che vuole premiare chi fa qualcosa di veramente speciale per sé o per gli altri. E questa storia è davvero speciale, quasi incredibile. La donna, 35 anni, di Londra, era rimasta incinta ed era stata successivamente ricoverata in ospedale per un sospetto aborto. Solo allora i medici del Royal Marsden Hospital hanno scoperto che aveva un tumore alla cervice uterina. Michelle Stepney, già mamma di un bambino di cinque anni di nome Jack, ha deciso di accettare soltanto una chemioterapia leggera e nient′altro che avrebbe potuto mettere fine alla gravidanza. «E′ stata una decisione difficile da prendere — ha detto la donna alla Bbc —. Volevo essere sicura che quello che stavo facendo fosse giusto per Jack, ma non volevo fare qualcosa di sbagliato per le bambine». E ha aggiunto: «Sentivo le mie figlie scalciare, ma non potevo certo immaginare che avrebbero "spostato" il tumore». Così Alice e Harriet sono nate con un cesareo: erano senza capelli proprio per gli effetti collaterali dei farmaci chemioterapici, ma oggi stanno bene. Soltanto dopo quattro settimane dal parto, la donna si è sottoposta a un′isterectomia: fortunatamente il tumore non era diffuso ed è stato completamente asportato.

giovedì 7 febbraio 2008

Filastrocca o ninna nanna in Medioriente


Lo vedi quel bambino appeso al cielo?
Allunga la tua mano, invitalo a tornare.
Qui adesso non si spara più.

E quel piedino che lassù scompare?
Lì dove cresce il mare, insegnagli a nuotare,
spiegagli come si resta su.

C'è chi gratta con le unghie contro il sole,
solo per far rumore.
Lassù forse qualcuno ascolterà.

E chi di bombe fa una ninna nanna,
abbraccia la condanna,
"adesso dormi non le senti più".

Potessi almeno dare un volto al male,
poterlo accarezzare,
sentire il suo calore,
"se chiudi gli occhi non esisti più".

La mano che nel vento fa rumore,
che scalza la ragione,
placa la confusione,
"con tante mani il vento lo fai tu".

E io che sono qui per ammazzare,
mi tremano i pensieri,
nel male scopro amore,
"ora il grilletto premitelo tu."

Daniele marzano

lunedì 4 febbraio 2008

Le cose che contano davvero..

Capita a volte di riflettere su se stessi e sulla propria quotidianità.. Il mio umile pensiero è che il problema più grande delle persone (e tra queste mi metto anche io) è quello di non riuscire a dare il giusto peso alle cose che facciamo - o gliene diamo troppo oppure troppo poco - e alle persone che fanno parte della nostra vita - alcune le sopravvalutiamo altre le sottostimiamo.

A questi due propositi vi suggerisco due "massime" che ho partorito..

"Buttati a capofitto e con impegno in tutte le cose che fai, come se questi fossero gli aspetti più importanti della tua vita, consapevole però che tutto ha un'importanza relativa e che ciò che conta davvero è invisibile agli occhi. Gusta fino in fondo ogni gioia e soddisfazione ma non deprimerti quando qualcosa non va per il verso giusto. Tutto ha un senso, anche le sconfitte. La cosa davvero importante è l'impegno che tu investi per ragginugere un obiettivo."

In merito alle persone che affollano la nostra vita ho capito che..

"Se capita per qualsiasi motivo di non vedere una persona che ritieni importante per la tua vita rifletti su questa assenza. Se la persona è davvero importante per te ogni giorno crescerà la sua mancanza, in caso contrario si tenderà a dimenticarsi di lei/lui. Ciò vuol dire che questa persona non ti dava niente e forse che anche lui/lei non sente la tua mancanza."

Voi cosa ne pensate?
Un abbraccio
Dani