mercoledì 24 dicembre 2008

BUONE FESTE

Tra i propositi del 2009 c'è certamente quello di badare di più al mio blog..
Intanto tanti auguri di Buon Natale..

Un abbraccio
Dani

martedì 25 novembre 2008

PUGNO NELLO STOMACO

E ci provi a restare ancora in gioco in un mondo che sembra non sentire:
Olindo e Rosa innocenti o pazzi, Eluana invece deve morire.

E ci provi ancora a restar saldo a terra ma il mondo fa orecchie da mercante:
crisi economica e di consumi, Luxuria appare in Tv trionfante.

E provi a lasciare questo porto ma la tua nave invece non salpa:
non ti poni domande sulla tua vita, ti chiedi invece: “E’ Melita la talpa?”.

E provi a sognare il tuo futuro ma il mondo ti sveglia per farti un dispetto:
ti impicca col mutuo per il tuo tetto e intanto ti scade il contratto a progetto.

Crollano tutte le certezze,
crollano i tetti delle scuole,
crollano i tassi di interesse,
aumentano le persone sole.

Ma come si fa a non restare soli se chi ti è accanto non ha niente in comune?
Amore, amicizia, fede e famiglia sono i tesori che mi rendono immune.

Daniele Marzano

martedì 11 novembre 2008

MANUELA

Il tuo sorriso come palco per gli spettacoli del cuore,
due occhi a fare da contorno a ciò che mozza le parole.

La tua dolcezza come specchio che abbaglia e lascia senza fiato,
i tuoi progetti sul futuro rendono forte chi è spaesato.

Eppure è solo una corteccia ciò che tu mostri fiera al mondo,
in pochi sanno ciò che senti e che nascondi nel profondo.

Io spettatore in prima fila guardo con sguardo imbalsamato,
ringrazio Dio per lo spettacolo e te per avermi invitato.

Daniele Marzano

venerdì 17 ottobre 2008

PAURA DEL SILENZIO

Lasciami all’ombra di un cipresso per fare pace coi pensieri,
il giorno dopo fa più male ciò che non hai sentito ieri.

Catalogato come un libro, polvere densa sulla schiena,
le tue parole come lame, l’indifferenza come pena.

Perché hai bisogno di dar nomi a ciò che intralcia il tuo cammino?
Nascondi i dubbi del passato e il buio di chi ti avrà vicino.

Io che son buono solamente a palleggiare le parole,
tu a ricucire i nostri strappi per farli riasciugare al sole.

mercoledì 1 ottobre 2008

25

I giorni scivolano su noi come acqua piovuta dal cielo,
attimi densi di un abbraccio,
ore scandite dai rintocchi del cuore,
legami che ci aiutano a sentirci vivi.

Il tempo passa su noi come vento improvviso,
persone volano via come foglie autunnali,
folate spiazzanti ci regalano sorprese.
A volte è la brezza mattutina a donarci freschezza,
a volte è l’aria gelida invernale che ci costringe a cercare riparo.

Una vita è costellata di giorni di sole.
Ma una vita non basta a insegnarci dove trovar riparo dalla pioggia.

In due è diverso.
In due il cielo cambia colore,
il vento diviene canto lontano,
il dolore acquista sapore.

Voi due a disegnarvi un futuro.

Ma il futuro è oggi

Il futuro siamo noi.

Il futuro sta nella capacità di rinnovare le emozioni,
cullarle,
trasformarle e riviverle stupendoci.

Un quarto di secolo non si improvvisa.
Un quarto di secolo è una sfida continua contro l’instabilità,
un quadro astratto che si va definendo,
una canzone cantata a memoria ma che non smetti di ascoltare,
un punto fisso silente mentre intorno tutto muore.

Pioggia, vento e tempeste ora non fanno più male,
sono scenario perfetto per questa storia d’amore.


Daniele Marzano

martedì 16 settembre 2008

INCATENATO

Non c'è pace,
per chi non smette di sognare.

Non c'è sogno,
per chi non smette di combattere.

Non combatte,
chi non ha niente da costruire.

Non costruisce,
chi non ha tempo per vivere.


Daniele Marzano

domenica 7 settembre 2008

VACANZE GIA' IN ARCHIVIO

Ciao a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Dopo oltre un mese di assenza torno a scrivere nel mio spazio di incontro virtuale.
Ho passato un'estate fantastica e ho riscoperto la bellezza della Sicilia, una regione ricca di meraviglie culinarie e naturali.Purtroppo non ho avuto a disposizione nessuna postazione internet quindi è stato impossibile per me aggiornare il blog..
Al rientro sono partito subito con mille nuovi stimoli: ho iniziato a lavorare per un'ufficio stampa di moda, ho ripreso ad allenare i miei ragazzi, a scrivere i miei giornali e a preparare il mio spettacolo di teatro!

Le vacanze in breve tempo sono diventate un dolce ricordo..adesso lotto per non rendere la mia vita normale routinè..
A voi come è andata questa estate?
Vi siete dimenticati di me?
Io assolutamente no..Spesso ho pensato a Dama, Buba, Parolearia, Stefano e tutti gli amici virtuali!!!

Spero di riuscire a comporre qualcosa a breve.
Intanto vi abbraccio,
Dani

domenica 27 luglio 2008

Le paro che non ti ho de

E allora spiegamelo tu il senso..
della mia attesa con le labbra mezze aperte,
del mio bisogno di sentire le coperte,
della paura di chi analizza la mia vita,
dei miei peccati e di una strada senza uscita.

Dammi i tuoi occhi senza bisogno di parlare,
guidami a gesti senza bisogno di indicare,
vivimi a pieno senza paura di morire,
dividi il cuore senza paura di soffrire.

Io barcollante che cerco di non naufragare,
tu sei il mio vento, tempesta e pioggia da domare,
spiegami il senso della rincorsa disperata,
bucami gli occhi mentre percorro la tua strada.

venerdì 27 giugno 2008

LA MAGIA DEI BAMBINI

Credi di insegnare e impari..
Credi di donare e ricevi..

domenica 15 giugno 2008

PAROLE IN LIBERTA'

Mi rendo conto che in questo periodo sto trascurando un pò il blog. Il motivo principale è soprattutto la mancanza di tempo che non mi permette di scrivere nuove poesie in maniera rilassata.
Ho pensato però che farvi un breve resoconto delle cose che occupano il mio tempo potrebbe avere un duplice scopo: da un lato servirebbe a giustificare la mia latitanza e nel contempo contribuirebbe a farmi conoscere un pò di più dagli "amici della rete" :)

Impegni settimanali:

1- Educatore presso il centro estivo di simpatici marmocchi dai 7 ai 9 anni con i quali passo gran parte della giornata con grandissime soddisfazioni umane e professionali...

2- Allenatore di 2 squadre di calcio a 7 composte da ragazzi di età compresa tra i 17 e 22 anni. Questo impegno sportivo mi occupa il martedì e giovedì sera (allenamenti)e il sabato e la domenica per le partite. Le soddisfazioni anche qui non mancano: per il secondo anno consecutivo abbiamo vinto il titolo provinciale e sabato 21 e 22 prossimo passeremo un weekend a Boario per giocarci le semifinali regionali!!

3- Attore non professionista presso una compagnia teatrale con la quale sto preparando una commedia dal titolo "Se devi dire una bugia dilla grossa" che andrà in scena a Milano a partire da Ottobre prossimo. Tra l'altro avrò il ruolo di protagonista e ciò rende il tutto più gravoso..

4 - Giornalista per un settimanale di cronaca locale e per il periodico comunale di Cerro al Lambro.

5- Insegnante per un ragazzo disabile di terza media che sta svolgendo gli esami di terza media in questi giorni.

6- Fidanzato per una splendida donzella di San Donato da ormai oltre 4 anni

7- Varie ed eventuali tra cui: feste, uscite con amici, poker notturni e imprevisti vari.

Un abbraccio a tutti
Dani

venerdì 6 giugno 2008

UNA NOTTE DI ORDINARIA FOLLIA: GRAZIE WINDOWS!

Ero fuori con amici e sono rientrato a casa tardissimo (ore 4) avevo la sveglia alle 8 perchè dovevo scrivere un articolo di merda sui Sonhora da inviare al giornale entro la mattinata e poi alle 10 iniziavano i miei impegni lavorativi. Allora mi sono detto: anche se sono stravolto scrivo adesso l'articolo così domani mattina posso mettere la sveglia almeno alle 9..

Ore 4.10 mi siedo davanti al pc e butto giù di getto 1500 battute di cose scontate e banali.

Ore 4.30 ho già finito il pezzo e lo sto per firmare e inviare via mail alla redazione..

Ore 4.31 la clessidra comparsa sullo schermo non accenna ad andarsene e io decido di aspettare per evitare casini.

Ore 4.45 non c'è niente da fare il pc si è impallato e io per la foga non ho salvato il documento (di solito lo faccio sempre ogni minuto per evitare proprio queste situazioni).

Ore 5: con il nervoso a mille e dopo una sfilza di insulti che neanche io conoscevo prima mi rimetto a scrivere il pezzo! e che cacchio ormai sono già in piedi.

Ore 5,30 finisco il pezzo e lo invio correttamente..

Ore 6,30 finalmente riesco a prendere sonno perchè nonostante fossi stanco il nervoso mi ha generato insonnia..

Morale della favola a causa del pc la mia mossa si è rivelata una cagata:

Potevo dormire dalle 4 alle 8= 4 ore e per risparmiare tempo ho dormito invece dalle 6,30 alle 9= 2 ore e mezza!!!
A conti fatti ho perso un'ora e mezza di sonno e ho guadagnato un nervoso allucinante.

Ma il bello è stato che al risveglio stravolto sono andato a Cerro al Lambro per lavorare ad un altro giornale..rientro a casa per pranzo e scarico la posta.. mi arriva un messaggio di notifica che mi avvisa che il mio pezzo non è stato consegnato in quanto la mail della redazione ha superato la quota di posta in entrata.. Riesco a inviare il pezzo alle 19 di sera...

E' stato tutto inutile, la tecnologia è contro di me e Dama (vi invito a leggere sul suo blog il racconto che mi ha regalato lo spunto per questo post).

Ciao a tutti Dani

domenica 1 giugno 2008

NON SMETTERE DI SOGNARE

Odio fare introduzioni ma questa volta è necessario. Questa poesia è stata scritta a quattro mani con Ivan, mio amico e fratello, molto prima che Jovanotti riprendesse la nostra anafora :) .. Ho deciso di pubblicarla ora perchè Ivan me l'ha riletta stasera in macchina e perchè sono in un periodo di aridità (tanto per cambiare). Questa poesia è dedicata a tutte le persone che non trovano più la forza di sognare, è un invito a perseverare perchè la vita è bella solo se noi lo vogliamo.

Non smettere di sognare..

A te che trovi sorrisi solo nel cassetto dei ricordi..
A te che urli a voce fioca e trovi solo aiuti sordi..
A te che numeri le stelle mentre il disordine ti assale..
A te che vivi a mente fredda mentre è il tuo cuore a manovrare.

A te che appiccichi etichette su sentimenti di cartone,
a te che non tolleri l’errore e t’infastidisce il suo rumore.

A te che mescoli il caffè per zuccherare la routine,
a te che timbri il tuo biglietto e intanto sogni di partire.

A te che mordi il tuo cuscino e speri in un sonno senza fine,
a te che hai il sole come sveglia e un libro per poter volare.

Ora apri gli occhi.
Ferma il fiato e sincronizzalo col cuore.
Ciò che è già stato in bianco e nero adesso acquisterà colore.

Anche una lacrima può servire per innaffiare il tuo domani.
Vivi.
Non smettere di sognare.

E accogli amore a piene mani.

Daniele Marzano e Ivan Colombo

giovedì 22 maggio 2008

PROBLEMI SUL BLOG

Diverse persone mi hanno segnalato delle anomalie all'aperutra del mio blog..
Intanto grazie a tutti per la segnalazione!
Volevo comunicare che non so per quale arcano motivo la pagina appare infetta, in realtà non può contagiare nessun altro pc..
Chiedo comunque a tutti voi aiuto per cercare una soluzione.
E' capitato anche a voi?
Sono costretto a resettare il blog?

Grazie per la collaborazione.

Dani con il piede rotto!

martedì 13 maggio 2008

FREE-PRESS

In crescita “Amici”, povertà e inflazione,
l’oroscopo annuncia una rivoluzione,
ma volgo lo sguardo verso l’altro sedile,
impenna ogni giorno il costo del barile.

Rom investe bimbo, cane morde uomo,
“ma quando si arriva?”: Missori e poi Duomo.
Non vado più al cinema senza legger Guzzano,
l’inter resta a più uno, ma fa caldo a Milano.

Non trovo il confine tra spot e notizia,
il Nord è produzione, Napoli è immondizia,
un ex-terrorista scrive “W la pace”,
c’è il rischio diossina, lo smog e l’antrace.

Non si dice più vecchio ma è più giusto anziano,
le cedo il mio posto, son nato a Milano,
se sento l’odore di un corpo straniero,
mi copro col City e lo controllo dal vetro.

Che grande conquista leggo senza pagare,
appallottolo i sogni e butto il giornale,
benedetta uguaglianza, benedetti i free-press,
condivido col vicino le notizie e lo stress.

Daniele Marzano

martedì 6 maggio 2008

LA PICCOLA VITA

“Fammi vedere” – disse la bimba ancora in fasce all’uomo con la barba e con il viso ingiallito.

Provò paura, pianto e vergogna: ciò che lei vide fu simile a una gogna. Sul finale dello spettacolo nauseabondo, la bimba chiese il perché di questa farsa. “Ciò che hai visto mia gioia io l’ho chiamato mondo, ma la traccia del principio appare ormai scomparsa”.

“Fammi capire” - sussurrò stringendo tra le mani ritagli di giornale.

E l’uomo iniziò a raccontarle dal principio.. “Il Male si infiltrò lungo le pieghe della terra alla ricerca di un cuore disposto a dargli asilo. La terra era un lenzuolo su cui sdraiarsi ad occhi chiusi, nessuno perse tempo a dare ascolto al nuovo arrivo. Il Male capì allora che l’equilibrio era totale, non c’era via d’uscita per il suo piano stabilito. Ci pensò su ripresentandosi di notte, modificò il suo nome in Bene Travestito. Passarono ore, giorni, mesi, anni e poi anche secoli, il Bene Travestito si fece apprezzare dalla gente. Regalò sogni, miti, guerre, paure ed illusioni ma lasciò a tutti il vuoto ed il niente.”

“Fammi sognare” – supplicò la bimba afferandogli il vestito.

In un istante fu catapultata in un mondo senza tempo: la gente per la strada si salutava col sorriso, le mamme lasciavano i bambini correre sui prati, i soldi erano fogli buoni per scriverci poesie, i ladri saltimbanchi che recitavano un copione. Non esisteva il pianto slegato dalla gioia, né malattie né morte e neanche l’ombra del dolore.

“Che devo fare?” – disse la bimba ormai cambiata.

“Dimostra al mondo cosa può fare una sol vita. Al tuo ritorno ti aspetterò con il sorriso, anche se il Male non vedrà ancora la sua fine, tu avrai portato giù spicchi di paradiso. Sei la speranza che un domani esiste, racconta a tutti ciò che avevo progettato. Non esser triste nei tuoi giorni bui: ciò che hai sognato è solo rimandato.”

venerdì 2 maggio 2008

CYRANO

Ci sono periodi in cui una canzone ha il potere di emozionarti più del solito.
Ebbene in questo momento di grandi cambiamenti, delusioni e speranze il pezzo di Guccini me lo sento proprio cucito addosso..Il testo è davvero bellissimo.



Venite pure avanti, voi con il naso corto,
signori imbellettati, io più non vi sopporto !
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
perché con questa spada
vi uccido quando voglio.

Venite pure avanti poeti sgangherati,
inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria ma non avete scorza ;
godetevi il successo, godete finché dura
ché il pubblico è ammaestrato
e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse
col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli ? L'arrivismo ? All'amo non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.

Facciamola finita, venite tutti avanti
nuovi protagonisti, politici rampanti ;
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatti
del qualunquismo un arte ;
coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
in questo benedetto assurdo bel paese.
Non me ne frega niente
se anch'io sono sbagliato,
spiacere è il mio piacere,
io amo essere odiato ;
coi furbi e i prepotenti
da sempre mi balocco
e al fin della licenza
io non perdono e tocco.

Ma quando sono solo
con questo naso al piede
che almeno di mezz'ora
da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia
e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore ;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d'essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo ma sono triste
perché Rossana è bella, siamo così diversi ;
a parlarle non riesco, le parlerò coi versi.

Venite gente vuota, facciamola finita :
voi preti che vendete a tutti un'altra vita ;
se c'è come voi dite un Dio nell'infinito
guardatevi nel cuore, l'avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso
che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali,
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali ;
tornate a casa nani, levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada
ma in questa vita oggi non trovo più la strada,
non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo ;
dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole ;
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perché ormai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo Cirano.



Un abbraccio a tutti
Dani

lunedì 28 aprile 2008

QUANDO PARTE UN AMICO

E così dopo la partenza della mia amica Eleonora per NY, che rivedrò dopo l'estate, domani partirà anche il mio migliore amico per il Tanka Village (Villa Simius) come animatore di questo stupendo villaggio..

Quando parte un amico parte anche un pezzo di me,
sono continuamente in bilico tra sentimenti contrastanti:
la gioia per una sua nuova esperienza e la tristezza per non poter condividere con lui i momenti quotidiani.
Sono convinto che l'amicizia vada oltre i confini dello spazio e del tempo ma sono anche convinto che l'amicizia è fatta di contatto, sguardi, abbracci, serate passate insieme.. Tutto questo mi mancherà!

Un sms, telefonata, videochiamata non potrà mai sostituire la bellezza dei momenti reali..la tecnologia a volte avvicina ma spesso allontana quando pensa di potersi sostituire al contatto fisico..

Un abbraccio
Dani

mercoledì 23 aprile 2008

ILLUSIONE MISTICA




Molti forse la conoscono già (io l'avevo vista anni fa) ma il risultato resta sconvolgente...

ISTRUZIONI PER L'USO:

-Fissate per 30 secondi i quattro puntini al centro dell'immagine
-Guardate poi una parete bianca finche non vi compare un cerchio
-Sbattete le palpebre qualche volta...

COSA VEDETE?

Il risultato è incredibile!

Un abbraccio Dani

lunedì 21 aprile 2008

L'IMBARAZZO DEL SILENZIO

Ticchettio d'orologio a muro.
Metodico ondeggiare di una sedia a dondolo.
Ronzio di zanzare ed urti di vomito.
Tu appoggiato ad un tavolo in noce,
lei seduta su un divano sgualcito.

Rintocchi dall'orologio a muro.
Irregolare ondeggiare di una sedia ormai vuota.
Rumore di scarico e colpi di tosse.
Tu e lei una cosa sola sul divano.

Ticchettio regolare dal divano fiorito.
La sedia fa silenzio e resta a guardare.
Il vecchio scende sulle scale portando con sè
i rumori della casa.
Colpi di tosse, urti di vomito e dondolio di sedia.

Tutto torna come prima in un'istante.
Tu appoggiato ad un tavolo in noce,
lei seduta su un divano sgualcito.

Rintocchi costanti dall'orologio a muro,
ora sono i due cuori che fan fatica a rallentare.

Daniele Marzano

martedì 15 aprile 2008

ESSERCI

Siamo nervi scoperti di una medaglia ingiallita,
pezzi di storia riscritta naufragati nel quotidiano,
vittime impotenti degli errori degli altri,
amuleti inefficaci contro l’incedere del tempo.
Siamo carne e passione di un venerdì senza fine,
giocolieri goffi nel palleggiare utopie,
giochi di specchi opachi oscurati dalla nebbia,
narratori di storie dalla trama confusa.
Raccogliamo svogliati elemosine d’affetto,
reagiamo distratti all’intemperie del cielo,
ci circondiamo di illusioni travestite da amici,
balbettiamo sentenze per mascherare follie.

Siamo noi e siamo ora senza rimando né addio,
siamo ricordi e memoria: non ci donate l’oblio.

Daniele Marzano

mercoledì 9 aprile 2008

TEST RUBATO DA DAMA ARWEN!

Aspetto con curiosità le vostre risposte..Valido sia per gli amici di sempre che per quelli virtuali..

Un abbraccio
Dani



1) Chi sei???...
2) Siamo amici/che?...
3) Quando e dove ci siamo conosciuti?...
4) Felice di avermi conosciuta?...
5) Hai mai desiderato darmi un pugno?... e di baciarmi?....
6) Dammi un soprannome e spiega perchè...
7) Descrivimi con una parola...
8) Cambieresti qualcosa del mio carattere?...
9) Mi trovi bello/a?...
10) Sono una persona che vuole avere sempre ragione?...
11) Andiamo d'accordo?...
12) Pensi che io sia una buona amica?...
13) Pensi di essere un/a buono/a amico/a per me?...
14) Quale è stata la tua prima impressione su di me?...
15) Pensi la stessa cosa ora??...
16) Racconta una cosa che abbiamo fatto insieme...
17) Cosa ti fa ricordare me?..
18) Quanto mi conosci?...
19) Cosa faresti se...
a. mi suicidassi
b. rubassi
c. scappassi di casa
d. tradissi la tua fiducia
e. facessi abuso di stupefacenti
20) Un regalo che mi faresti...
21) Quand'è l'ultima volta che mi hai vista?...
22) C'è mai stata una cosa che avresti voluto dirmi ma non l'hai fatto?
23) Mi pensi ogni tanto?
24) Metteresti questo sul tuo blog per vedere cosa dirò su di te?

lunedì 7 aprile 2008

ARRIVERÒ E SARÀ PER SEMPRE

Passo incerto e battito tremante,
a due passi da un castello che appare miraggio,
nascondo tra le frasche i pezzi della mia armatura,
riprendo più leggero ciò che resta del mio viaggio.

Un cavallo fedele custodisce i miei segreti
e le parole criptate avute in dono da un saggio,
narrano di fate, di gnomi e di poeti,
entità astratte che si confondono nel paesaggio.

Ho tracciato sull’acqua il tuo profilo in una danza,
ho dormito per tre notti ai piedi di un vecchio ciliegio,
dal castello lontano avevi perso la speranza,
ma le promesse disattese per me sono sacrilegio.

Arriverò col buio per regalarti un sogno puro,
ti adorerò in silenzio e mi chiederai di raccontare,
mi travestirò da mago per raddoppiare il tuo futuro,
la clessidra del tempo sarà costretta a rallentare.

Daniele Marzano

martedì 1 aprile 2008

RICORDI

Ho chiuso dentro ad un barattolo ogni tuo singolo respiro:
il fiato mozzo delle corse sulle scale,
i tuoi sussurri quando mi dormivi accanto,
ed i sospiri per i giorni senza sole.

Ho chiuso a chiave in un baule i segni della tua presenza:
macchie di trucco su una mia camicia bianca,
foulard ricordo della nostra mosca cieca,
le tue poesie appuntate dietro a uno scontrino.

Ora il baule dorme al lato della strada,
portato giù come se fossi un assassino,
anche il barattolo rivendica il suo tappo
ma un vento gelido somiglia al tuo respiro.

Daniele Marzano

giovedì 27 marzo 2008

CAMBIO DI STAGIONE

Buongiorno a tutti amici della rete! :)
Non so voi ma a me questo cambio di stagione mi sta provocando effetti indesiderati che mi fanno dubitare sempre più sulla mia reale età anagrafica (avrò mica 70 anni)?
I sintomi sono quelli: continua tosse, cervicale (ebbene sì) ma soprattutto i famosi disturbi del sonno.. E' da diverse notti che non riesco a dormire e resto a fissare il soffitto per diverse ore..sarò forse agitato..sarà forse che non esistono più le mezze stagioni?

Fatto sta che nonostante questi piccoli acciacchi tutto prosegue per il meglio..lavoro, sport, teatro, amore...

Continuo a ritenermi fortunato e mi vergogno un pò delle mie lamentele..

Vi lascio con una domanda: cosa suscita in voi la primavera? Qual è la stagione che preferite?
Un abbraccio

Dani

mercoledì 19 marzo 2008

SENZA TE

La macchina della verità restituisce sillabe tronche,
la seduta d’ipnosi su di me non ha più presa.
Ho fatto leggere le mie carte ad un’apprendista analfabeta,
la sua firma era una croce, incrocio muto di due strade.

La sedia a dondolo scricchiola ed interrompe il mio relax,
la mia amaca in giardino ha un buco enorme proprio al centro.
Il frigo è pieno ma non trovo ciò che cerca il mio palato,
il guardaroba è un duplicato di abiti visti su troppa gente.

Le edizioni straordinarie sono notizie riciclate,
il trillo uguale della sveglia va a spasso con la mia routine.

Eppure non ti ho mai creduto quando vedevi il mio domani,
ti immaginavi la mia vita,
eri equilibrio, senso e mani.

Daniele Marzano

venerdì 14 marzo 2008

IL BUIO OLTRE LA NOTTE

Ci sono attimi in cui il tempo è un pullman fermo,
tu passeggero col biglietto da timbrare,
non sai la meta ma ti siedi fiducioso,
ti basta solo il sogno di poter partire.

Ci sono notti incatenate alla memoria,
il fiato arranca e fai fatica a ragionare,
non sai dar nome a luoghi, visi ed emozioni,
il letto affonda come barca in mezzo al mare.

Ci sono giorni in cui hai voltato la tua pagina,
ma tra le mani trema la penna del futuro,
il foglio bianco ti circonda da ogni lato,
ciò che era puro ora è divenuto muro.

Ci sono strade che hai imboccato con l’istinto,
disorientato tra l’oppressione di una stanza,
socchiudi gli occhi pronto a rassegnarti al buio,
ma si fa spazio d’improvviso la speranza.

Daniele Marzano

giovedì 6 marzo 2008

ARIDITA'..

Ciao a tutti come va? I tempi frenetici della mia giornata stanno prosciugando la mia vena poetica.. Preferisco aspettare il momento di ispirazione piuttosto che comporre in maniera forzata banalità..

Nel frattempo vi riporto una frase bellissima di uno scrittore favoloso Antoine De Saint Exupèry:

"Amarsi non è guardarsi negli occhi ma guardare insieme nella stessa direzione"

Che ne pensate?

Un abbraccio a tutti
Dani

lunedì 3 marzo 2008

MOMENTO DI PURO GODIMENTO

So che molti storceranno il naso per questo mio post calcistico..ma la vittoria del Napoli di ieri sera contro la corazzata Inter (seppur ampiamente rimaneggiata) è una soddisfazione grandissima per un tifoso del Napoli che vive a Milano. Se l'Inter doveva perdere il primo incontro in campionato forse è giusto che sia andata così: 60.000 persone sugli spalti hanno avuto la propria rivincita calcistica ed io penso che tutto ciò sia meritatao. I napoletani hanno vissuto negli ultimi anni l'inferno calcistico sprofondando in serie C e risalendo in breve tempo la china..Battere i probabili campioni d'Italia è una gioia incontenibile per tutto il popolo napoletano.. Un sorriso che fa dimenticare anche se per poco i mille problemi sociali della città: il problema rifiuti, gli striscioni che avevano accolto i napoletani a S.Siro (Napoli fogna d'Italia, Napoli=colera).. E diciamolo un successo che fa gioire anche me..Poter andare in ufficio a testa alta, orgoglioso della mia squadra è un momento di puro godimento! Se volete farvi due risate vi invito a guardare il video di un telecronista di una tv privata di Napoli al gol di Zalayeta.. Da panico! Un abbraccio a tutti Dani

giovedì 28 febbraio 2008

NON CHIAMATECI STRESSATI


Non chiamateci stressati:
se andiamo in guerra per un posto in metrò..
se ci dileguiamo dinanzi a tutti i tuoi problemi,
se ci informiamo solo grazie alla free press..

Non chiamateci stressati:
se abbiamo il tempo solo per dire ‘come va?’
se poi scappiamo senza neanche una risposta,
se i nostri amici sono dietro ad uno schermo.

Non chiamateci stressati:
se usiamo sogni solo di seconda mano,
se ci scordiamo anche del tuo compleanno,
se la vena trema per la troppo caffeina.

Non chiamateci stressati:
se non abbiamo le tue stesse priorità,
se calpestiamo i desideri col sorriso,
se non votiamo perché tanto a cosa serve.

Non chiamateci stressati:
se ci spostiamo avendo accanto lo straniero,
se non sappiamo che significa ‘famiglia’,
se per noi il pianto vuol dire solo debolezza.

Siamo vittime del mondo:
possiamo solo adeguarci e galleggiare,
i compromessi a noi ci fanno sentir vivi,
l’amore e i sogni li lasciamo a voi poeti.

Daniele Marzano

martedì 26 febbraio 2008

UN GRAVE REATO

Ciao a tutti.. vedendo il clima generale non ci resta che sorridere..

Vi riporto di seguito una notizia pubblicata sul Corriere della Sera di oggi che mi ha fatto morire dal ridere:

CASSAZIONE
Roma- Reato grattarsi i genitali in pubblico. "Un atto contrario al decoro e alla decenza pubblica". Così, per la terza sezione penale della Corte di Cassazione, grattarsi i genitali in pubblico è reato. Vale anche se il fine del gesto è apotropaico, ovvero se il gesto è fatto per scongiuro.

Un abbraccio
Dani

venerdì 15 febbraio 2008

LIBRO

Primo Levi sa ancora condurti lì:
le lettere son treni di deportati,
le frasi fucili a puntare il tempo,
le pagine vetri tra ebrei e soldati.

Gli autori comuni ti lasciano fermo:
le lettere uomini in fila svogliati,
le frasi son gruppi ritriti e uguali,
i capitoli pezzi di puzzle sbagliati.

Cos’è che si perde lungo il cammino?
Gli autori di un tempo son perle rare,
e c’è chi cancella con le sue storie,
il confine tra il vendere e l’emozionare.

Passeggio tra i lidi di un grande negozio,
la scritta Best Sellers confonde le vie.
Ritrovo appaiati sullo stesso piano,
Pirandello, Moccia e sacre poesie.

Daniele Marzano

lunedì 11 febbraio 2008

IL POTERE INVISIBILE DELL'AMORE

Sono poche le notizie del panorama mediatico che meritano di essere riprese e sottolineate. Tra queste certamente merita una riflessione la storia di Michelle Stepney autrice di un atto d'amore verso le sue figlie ricambiato in maniera sorprendente.



05/02/2008
La madre incinta ha il cancro: le due gemelline in grembo lo spostano
MILANO — Lei, la mamma, cercava di salvare la vita alle sue bambine non ancora nate, rifiutando un intervento chirurgico e la classica chemioterapia (optando per una forma leggera) che l′avrebbero costretta all′aborto. Loro, le due gemelline, hanno letteralmente «preso a calci» il tumore materno, spostandolo e impedendo che facesse danni a tutte e tre. E sono nate sane e salve alla trentatreesima settimana di gravidanza. Così Michelle Stepney ha avuto, da parte del Cancer Research britannico, una nomination al Women Courage Award, che vuole premiare chi fa qualcosa di veramente speciale per sé o per gli altri. E questa storia è davvero speciale, quasi incredibile. La donna, 35 anni, di Londra, era rimasta incinta ed era stata successivamente ricoverata in ospedale per un sospetto aborto. Solo allora i medici del Royal Marsden Hospital hanno scoperto che aveva un tumore alla cervice uterina. Michelle Stepney, già mamma di un bambino di cinque anni di nome Jack, ha deciso di accettare soltanto una chemioterapia leggera e nient′altro che avrebbe potuto mettere fine alla gravidanza. «E′ stata una decisione difficile da prendere — ha detto la donna alla Bbc —. Volevo essere sicura che quello che stavo facendo fosse giusto per Jack, ma non volevo fare qualcosa di sbagliato per le bambine». E ha aggiunto: «Sentivo le mie figlie scalciare, ma non potevo certo immaginare che avrebbero "spostato" il tumore». Così Alice e Harriet sono nate con un cesareo: erano senza capelli proprio per gli effetti collaterali dei farmaci chemioterapici, ma oggi stanno bene. Soltanto dopo quattro settimane dal parto, la donna si è sottoposta a un′isterectomia: fortunatamente il tumore non era diffuso ed è stato completamente asportato.

giovedì 7 febbraio 2008

Filastrocca o ninna nanna in Medioriente


Lo vedi quel bambino appeso al cielo?
Allunga la tua mano, invitalo a tornare.
Qui adesso non si spara più.

E quel piedino che lassù scompare?
Lì dove cresce il mare, insegnagli a nuotare,
spiegagli come si resta su.

C'è chi gratta con le unghie contro il sole,
solo per far rumore.
Lassù forse qualcuno ascolterà.

E chi di bombe fa una ninna nanna,
abbraccia la condanna,
"adesso dormi non le senti più".

Potessi almeno dare un volto al male,
poterlo accarezzare,
sentire il suo calore,
"se chiudi gli occhi non esisti più".

La mano che nel vento fa rumore,
che scalza la ragione,
placa la confusione,
"con tante mani il vento lo fai tu".

E io che sono qui per ammazzare,
mi tremano i pensieri,
nel male scopro amore,
"ora il grilletto premitelo tu."

Daniele marzano

lunedì 4 febbraio 2008

Le cose che contano davvero..

Capita a volte di riflettere su se stessi e sulla propria quotidianità.. Il mio umile pensiero è che il problema più grande delle persone (e tra queste mi metto anche io) è quello di non riuscire a dare il giusto peso alle cose che facciamo - o gliene diamo troppo oppure troppo poco - e alle persone che fanno parte della nostra vita - alcune le sopravvalutiamo altre le sottostimiamo.

A questi due propositi vi suggerisco due "massime" che ho partorito..

"Buttati a capofitto e con impegno in tutte le cose che fai, come se questi fossero gli aspetti più importanti della tua vita, consapevole però che tutto ha un'importanza relativa e che ciò che conta davvero è invisibile agli occhi. Gusta fino in fondo ogni gioia e soddisfazione ma non deprimerti quando qualcosa non va per il verso giusto. Tutto ha un senso, anche le sconfitte. La cosa davvero importante è l'impegno che tu investi per ragginugere un obiettivo."

In merito alle persone che affollano la nostra vita ho capito che..

"Se capita per qualsiasi motivo di non vedere una persona che ritieni importante per la tua vita rifletti su questa assenza. Se la persona è davvero importante per te ogni giorno crescerà la sua mancanza, in caso contrario si tenderà a dimenticarsi di lei/lui. Ciò vuol dire che questa persona non ti dava niente e forse che anche lui/lei non sente la tua mancanza."

Voi cosa ne pensate?
Un abbraccio
Dani

martedì 29 gennaio 2008

I LUOGHI IN CUI HO IMPARATO A VIVERE...

Lo sguardo incerto di un bambino,
il tuo sorriso con i denti,
parole tronche in un segreto,
la forza assurda dei perdenti.

Il mio rossore sul tuo viso,
il tuo pigiama da piegare,
l’odore del mio paradiso,
il buio per poter pregare.

I giorni in cui non trovi un senso,
il rassegnarmi a ciò che incontro,
gli spazi chiusi dell’immenso,
l’abbraccio che diventa scontro.

Un bacio dato senza schiocco,
tv che parla senza voce,
il caldo vento di scirocco,
lo sguardo dolce dalla croce.

Daniele Marzano

martedì 22 gennaio 2008

POESIA PER ME..

E devo scrivere poesie,
anche se arida è la mente,
mi tocca leggere tra i versi
l’assurdo vuoto del mio niente.
Ma è tra le righe e le parole
che si nasconde ciò che sono:
luogo terribile e di pace
creato per non restar solo.

Lo specchio inganna e ci costringe
a ritradurre gli ideali,
a rifondare i nostri spazi
fuggendo sbagli sempre uguali.
Nessun amico può sentire il suono delle tue parole,
ma può restarti accanto muto e dare senso al tuo rumore.
Persino chi ci vive accanto a volte scansa ciò che sei,
ma legge nel tuo viso stanco le sue speranze ed i suoi nei.

Mi guardo intorno alla ricerca
di un luogo in cui poter sognare,
mi cerchi e afferri i miei difetti,
è giunto il tempo di dormire.

Daniele Marzano

sabato 19 gennaio 2008

ALCUNE FOTO..

Foto di Milan-Napoli.. il risultato ci ha punito pesantemente ma è stata ugualmente una bellissima serata..
Se cliccate sulle foto potrete guardarle in dimensioni normali!

Un abbraccio
Dani

lunedì 14 gennaio 2008

RACCONTO AD INTERPRETAZIONE LIBERA..

- 18 NOVEMBRE -

Sentiva l’umidiccio penetrare nelle scarpe, farsi largo tra il cotone dei calzini per poi arrivare fino alla sua pelle. Era troppo tardi per fermarsi ormai, il ringhiare del cane sembrava sempre più vicino e i suoi passi sempre più lenti ed attardati. Come se non bastasse la pioggia riprendeva il suo lavoro sporco e cadenzato, il freddo iniziava a penetrare tra le pieghe della sua giacca aperta a metà.
Finalmente i fari. Finalmente la sagoma della Punto gialla diventava sempre più nitida.
Perché cazzo portava gli occhiali? Perché le gocce si depositavano proprio lì ad impedirgli la visuale? Non bastavano tutti i suoi guai ad appesantire la sua triste routine? Ci volevano anche pioggia, suole bucate e occhiali appannati a ritardare la sua corsa verso l’auto.
L’abbaiare della bestia infame sembrava sempre più lontano. Il suono ovattato dell’animale era schermato dalla carrozzeria della macchina di Stefano. Come quando la sirena dell’ambulanza sembra quasi stordirti per poi allontanarsi piano piano modificando volume e intensità.
<< Te lo ricordi l’effetto Doppler?>> mentre ancora ansimava per l’ennesima maratona forzata.
Stefano abbassò quel che bastava il finestrino e lanciò un mozzicone tenendolo tra le due dita
<< Mai sentito nominare>> e mise fino allo spiffero d’aria e alla corsa delle gocce che cercavano rifugio nella sua auto.
<< Mentre correvo, sentivo il cane abbaiare ma poi una volta entrato qui cazzo è cambiato tutto: volume, intensità. Non mi sembrava nemmeno più un pastore tedesco. E allora mi è venuto in mente che l’unica cosa che mi ricordo delle ore di Fisica al liceo era l’effetto Doppler. Hai presente quando senti il suono della sirena di un’ambulanza arrivare da lontano?>>
<< Paolo ma perché ci hai messo così tanto a tornare, non doveva essere una cosa del tipo vado e torno. Io qui non dovevo esserci lo sai>>
Ora sentiva l’umidiccio depositarsi sulla pianta del piede e il fastidioso rumore dell’acqua imprigionata nelle scarpe. Si ricordò in un istante della sua vasca da bagno. Gli piaceva un casino riempirla fino all’orlo a temperature altissime. Sarebbe rimasto ore sdraiato a mollo nei pensieri, ma c’era sempre lì sua madre a riportarlo alla realtà. Quanti schiaffi presi per il bagno allagato, quante volte aveva dovuto guardare le sue mani palmate, segno di un’immersione durata troppo a lungo.
Ora si immaginava lo stato dei suoi piedi, costretti nelle scarpe bucate di suo fratello, e non poteva fare a meno di sentire sul suo volto le mille sberle di sua madre.
<< Guarda che neanche io dovevo esserci qui lo sai, l’abbiamo fatto tutti e due per lei>>
Continuava a pulirsi con insistenza gli occhiali. Prima ci aveva provato col fiato e poi con l’orlo del giubbotto ma sembrava tutto inutile. Ma perché mai visti da fuori gli sembravano puliti e poi una volta sul naso non vedeva ad un palmo?
<< Oh, è inutile che continui co’ sti occhiali. Non hai capito che finché non ti fai vedere dall’oculista non ci vedrai mai bene>>
<< Ste, ma secondo te ci pentiremo di questa serata?>> La voce balbettante e fioca conteneva tutta la fragilità dei suoi 20 anni, i suoi dubbi, le sue incertezze e rimorsi.
<< Allora che sia chiaro una volta per tutte, io non mi devo pentire di un cazzo. Mi hai chiesto di accompagnarti e io sono venuto ma con questa storia non c’entro niente>>
<< Secondo te mi pentirò di quello che ho appena fatto?>>
<< Non avevamo più niente da perdere Paolo, il pentimento ce l’hai quando hai perso qualcosa. Dai scendi che io devo passare in lavanderia a ritirare i panni>>
Ma perché ogni volta frenava così forte e improvvisamente? Conosceva a memoria Corso Lodi eppure si riduceva ogni volta a fermarsi all’ultimo, togliendogli almeno tre mesi di vita ad ogni stop. Paolo scese dall’auto e poggiò il piede nell’ennesima pozzanghera della serata. ‘Se è vero che porta fortuna - pensò sorridendo – stasera mi sa che mi conviene fare il bagno in tutte quelle che incontro ’.
Infilò la chiave nella serratura del portone girando a destra e sinistra come un disperato. Non si ricordava mai da che lato si aprivano le porte e a volte era arrivato addirittura a spezzare la chiave all’interno. Quante volte suo padre gli aveva chiesto una mano per montare le mensole in cameretta, e quante volte gli aveva urlato nelle orecchie che così non avrebbe mai avvitato la vite, bisognava girare in senso orario. Ma Paolo era fatto così, gli piaceva improvvisare e tenere a memoria solo ciò che davvero gli interessava della vita. Era per questo che a 20 anni aveva difficoltà con chiavi, viti e lampadine da avvitare.
<< Ma tutte stasera mi devono capitare.. non potevi mandarmene qualcuna anche domani>>
Finalmente avvicinò lo sguardo alla chiave: aveva la targhetta blu, ovvero era quella del box. Sarebbe stato inutile forzare una chiave sbagliata nel momento sbagliato di una giornata sbagliata.
Tanto valeva sorriderci sopra recuperare la targhetta nera e trarre da questo episodio un piccolo insegnamento della giornata: ‘anche se sai da che lato girare, non è sempre detto che nella vita tu stia percorrendo la strada esatta. A volte il problema non sei tu, è la chiave.’

lunedì 7 gennaio 2008

TABULA RASA

Le mie labbra hanno la forma di ciò di cui tu hai bisogno,
i miei respiri profumano di desideri svelati.
Vorrei condurre per mano l’assurda idea del tuo amore,
fatto di baci nascosti ed attenzioni improvvise.
Sprecando tempo a studiare ciò che di me ti aspettavi,
ho riazzerato l’intuito e centellinato follie.

Adesso butto la parte ed improvviso la storia,
ricostruisco rovine per poi giocarci con te.
Punti di domanda rifugio per ripararsi dal vento,
promesse buone a capire che dopo l’oggi c’è un poi.
Viaggia con me nella vita senza cintura né freni,
ritorna a credere ai sogni e prendi a calci gli schemi.

Daniele Marzano

03-01-08

mercoledì 2 gennaio 2008

Buon 2008 a tutti!
Non dimentichiamoci ciò che di noi è stato nell’anno passato ma mettiamo da parte i rimpianti e i rimorsi.
Siamo noi i protagonisti della nostra storia! Possiamo fare del 2008 un anno incolore da archiviare senza troppe remore nello scaffale della routine o renderlo unico e irripetibile.
Non rinneghiamo quello che siamo ma osiamo di più! Sono gli uomini coraggiosi che hanno scritto le pagine memorabili del nostro viaggio sulla terra, sono i folli e i semplici che ravvivano il grigiore in cui viviamo.

A me stesso e a voi grido:

Lotta se qualcosa non va come vorresti,
Migliorati se poggiando la testa sul cuscino non ricordi neanche un momento felice della giornata appena trascorsa,
Piangi senza vergogna se senti un groppo alla gola troppo duro da deglutire,
Metti da parte l’orgoglio se credi di aver ferito una persona per te importante,
Dì a tutti i tuoi amici quanto loro sono importanti per te senza paura di essere etichettato come un sognatore,
Punta sempre più in alto dei tuoi obiettivi se davvero vuoi raggiungerli,
Ridi del mondo e dei suoi vizi quando riesci a osservarli dall’esterno senza farti travolgere,
Guarda verso l’alto quando credi di aver perduto la bussola,
Goditi la vita per intero senza lasciar scivolare via nemmeno un secondo del tempo regalatoci.


Solo così l’utopia della felicità può diventare un sogno da vivere a occhi aperti e con i piedi saldi a terra!

Un abbraccio
Daniele Marzano