domenica 15 luglio 2007


GRANDANGOLO

E se i rumori di fondo avessero un nome?
Se ogni bottiglia contenesse un messaggio
per una donna lontana?
Ogni piega del mio letto nasconde un’emozione,
il cuscino abbandonato ha assorbito
lacrime e gemiti.
Allaccio le scarpe come per chiudere un
regalo,
rado il mio viso e solo un taglio mi fa
sentire vivo.

E se il silenzio della notte avesse un nome?
Se ogni donna guardasse nel collo di bottiglia
alla ricerca di un messaggio?
Cerco compagnia nel sonno ma si presentano i
pensieri,
provo a ragionare ma è il torpore il mio
vicino.
Rimbocco le coperte ad un figlio che non
mi appartiene,
abbraccio l’abitudine di una storia senza
pathos.

Eppure ancora rido;
sbircio i vicini da tapparelle socchiuse,
mi appassiono alla felicità altrui.
Partecipo ogni giorno all’attesa di un
brivido,
è da una vita che aspetto Godot.
Vivo ogni giorno in quel villaggio lontano,
lì dove ognun si preparava al dì di festa.



17 Maggio 2007

5 commenti:

parolearia ha detto...

Bravo, bella davvero !
parolearia.blogspot.com
se vuoi fatti un giro...

Bruce ha detto...

grazie mille..passerò presto sul tuo blog..

Anonimo ha detto...

Bella Dani, bella la poesia..bravo

Anonimo ha detto...

...rumori...suoni...dentro bottiglie che respirano di cielo, di mare e di terra...

Anonimo ha detto...

Mi stupisci sempre piu..
Sei davvero un ragazzo incredibile..