venerdì 17 ottobre 2008

PAURA DEL SILENZIO

Lasciami all’ombra di un cipresso per fare pace coi pensieri,
il giorno dopo fa più male ciò che non hai sentito ieri.

Catalogato come un libro, polvere densa sulla schiena,
le tue parole come lame, l’indifferenza come pena.

Perché hai bisogno di dar nomi a ciò che intralcia il tuo cammino?
Nascondi i dubbi del passato e il buio di chi ti avrà vicino.

Io che son buono solamente a palleggiare le parole,
tu a ricucire i nostri strappi per farli riasciugare al sole.

mercoledì 1 ottobre 2008

25

I giorni scivolano su noi come acqua piovuta dal cielo,
attimi densi di un abbraccio,
ore scandite dai rintocchi del cuore,
legami che ci aiutano a sentirci vivi.

Il tempo passa su noi come vento improvviso,
persone volano via come foglie autunnali,
folate spiazzanti ci regalano sorprese.
A volte è la brezza mattutina a donarci freschezza,
a volte è l’aria gelida invernale che ci costringe a cercare riparo.

Una vita è costellata di giorni di sole.
Ma una vita non basta a insegnarci dove trovar riparo dalla pioggia.

In due è diverso.
In due il cielo cambia colore,
il vento diviene canto lontano,
il dolore acquista sapore.

Voi due a disegnarvi un futuro.

Ma il futuro è oggi

Il futuro siamo noi.

Il futuro sta nella capacità di rinnovare le emozioni,
cullarle,
trasformarle e riviverle stupendoci.

Un quarto di secolo non si improvvisa.
Un quarto di secolo è una sfida continua contro l’instabilità,
un quadro astratto che si va definendo,
una canzone cantata a memoria ma che non smetti di ascoltare,
un punto fisso silente mentre intorno tutto muore.

Pioggia, vento e tempeste ora non fanno più male,
sono scenario perfetto per questa storia d’amore.


Daniele Marzano