giovedì 22 maggio 2008

PROBLEMI SUL BLOG

Diverse persone mi hanno segnalato delle anomalie all'aperutra del mio blog..
Intanto grazie a tutti per la segnalazione!
Volevo comunicare che non so per quale arcano motivo la pagina appare infetta, in realtà non può contagiare nessun altro pc..
Chiedo comunque a tutti voi aiuto per cercare una soluzione.
E' capitato anche a voi?
Sono costretto a resettare il blog?

Grazie per la collaborazione.

Dani con il piede rotto!

martedì 13 maggio 2008

FREE-PRESS

In crescita “Amici”, povertà e inflazione,
l’oroscopo annuncia una rivoluzione,
ma volgo lo sguardo verso l’altro sedile,
impenna ogni giorno il costo del barile.

Rom investe bimbo, cane morde uomo,
“ma quando si arriva?”: Missori e poi Duomo.
Non vado più al cinema senza legger Guzzano,
l’inter resta a più uno, ma fa caldo a Milano.

Non trovo il confine tra spot e notizia,
il Nord è produzione, Napoli è immondizia,
un ex-terrorista scrive “W la pace”,
c’è il rischio diossina, lo smog e l’antrace.

Non si dice più vecchio ma è più giusto anziano,
le cedo il mio posto, son nato a Milano,
se sento l’odore di un corpo straniero,
mi copro col City e lo controllo dal vetro.

Che grande conquista leggo senza pagare,
appallottolo i sogni e butto il giornale,
benedetta uguaglianza, benedetti i free-press,
condivido col vicino le notizie e lo stress.

Daniele Marzano

martedì 6 maggio 2008

LA PICCOLA VITA

“Fammi vedere” – disse la bimba ancora in fasce all’uomo con la barba e con il viso ingiallito.

Provò paura, pianto e vergogna: ciò che lei vide fu simile a una gogna. Sul finale dello spettacolo nauseabondo, la bimba chiese il perché di questa farsa. “Ciò che hai visto mia gioia io l’ho chiamato mondo, ma la traccia del principio appare ormai scomparsa”.

“Fammi capire” - sussurrò stringendo tra le mani ritagli di giornale.

E l’uomo iniziò a raccontarle dal principio.. “Il Male si infiltrò lungo le pieghe della terra alla ricerca di un cuore disposto a dargli asilo. La terra era un lenzuolo su cui sdraiarsi ad occhi chiusi, nessuno perse tempo a dare ascolto al nuovo arrivo. Il Male capì allora che l’equilibrio era totale, non c’era via d’uscita per il suo piano stabilito. Ci pensò su ripresentandosi di notte, modificò il suo nome in Bene Travestito. Passarono ore, giorni, mesi, anni e poi anche secoli, il Bene Travestito si fece apprezzare dalla gente. Regalò sogni, miti, guerre, paure ed illusioni ma lasciò a tutti il vuoto ed il niente.”

“Fammi sognare” – supplicò la bimba afferandogli il vestito.

In un istante fu catapultata in un mondo senza tempo: la gente per la strada si salutava col sorriso, le mamme lasciavano i bambini correre sui prati, i soldi erano fogli buoni per scriverci poesie, i ladri saltimbanchi che recitavano un copione. Non esisteva il pianto slegato dalla gioia, né malattie né morte e neanche l’ombra del dolore.

“Che devo fare?” – disse la bimba ormai cambiata.

“Dimostra al mondo cosa può fare una sol vita. Al tuo ritorno ti aspetterò con il sorriso, anche se il Male non vedrà ancora la sua fine, tu avrai portato giù spicchi di paradiso. Sei la speranza che un domani esiste, racconta a tutti ciò che avevo progettato. Non esser triste nei tuoi giorni bui: ciò che hai sognato è solo rimandato.”

venerdì 2 maggio 2008

CYRANO

Ci sono periodi in cui una canzone ha il potere di emozionarti più del solito.
Ebbene in questo momento di grandi cambiamenti, delusioni e speranze il pezzo di Guccini me lo sento proprio cucito addosso..Il testo è davvero bellissimo.



Venite pure avanti, voi con il naso corto,
signori imbellettati, io più non vi sopporto !
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
perché con questa spada
vi uccido quando voglio.

Venite pure avanti poeti sgangherati,
inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria ma non avete scorza ;
godetevi il successo, godete finché dura
ché il pubblico è ammaestrato
e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse
col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli ? L'arrivismo ? All'amo non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.

Facciamola finita, venite tutti avanti
nuovi protagonisti, politici rampanti ;
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatti
del qualunquismo un arte ;
coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
in questo benedetto assurdo bel paese.
Non me ne frega niente
se anch'io sono sbagliato,
spiacere è il mio piacere,
io amo essere odiato ;
coi furbi e i prepotenti
da sempre mi balocco
e al fin della licenza
io non perdono e tocco.

Ma quando sono solo
con questo naso al piede
che almeno di mezz'ora
da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia
e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore ;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d'essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo ma sono triste
perché Rossana è bella, siamo così diversi ;
a parlarle non riesco, le parlerò coi versi.

Venite gente vuota, facciamola finita :
voi preti che vendete a tutti un'altra vita ;
se c'è come voi dite un Dio nell'infinito
guardatevi nel cuore, l'avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso
che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali,
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali ;
tornate a casa nani, levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada
ma in questa vita oggi non trovo più la strada,
non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo ;
dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole ;
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perché ormai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo Cirano.



Un abbraccio a tutti
Dani